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Dott. Salvatore Spinnato

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Chirurgia ernia del disco Palermo

Chirurgia ernia del disco Palermo. Le vertebre sono collegate fra di loro mediante l’interposizione del disco intervertebrale composto dall’anulus fibroso e dal nucleo polposo. Il disco vertebrale consente la mobilità dei corpi vertebrali e costituisce un sistema ammortizzante il carico della colonna. Per ernia del disco si intende la migrazione del nucleo polposo attraverso le fibre dell’anulus fibroso. Si parla di protrusione discale quando il nucleo polposo non supera l’anulus.

L’ernia del disco può interessare tutta la colonna vertebrale e causare una compressione delle strutture nervose all’interno del canale vertebrale.

L’ernia del disco è una patologia a prognosi generalmente favorevole. La terapia iniziale è conservativa e consiste nel riposo e nella somministrazione di farmaci antidolorifici, corticosteroidi, neurotrofici e miorilassanti. L’indicazione all’intervento chirurgico elettivo può essere posta nei casi in cui vi sia congruità tra sintomi, segni clinici e diagnosi strumentale. La Chirurgia ernia del disco Palermo consiste nell’asportazione dell’ernia discale con la decompressione del sacco durale e della radice spinale all’interno del canale vertebrale.

Le ernie discali cervicali mediane causano una compressione sul midollo spinale che si manifesta con segni clinici di una mielopatia. Le ernie discali laterali causano invece una compressione sulla radice nervosa che si manifesta con dolore e/o deficit radicolare. Il trattamento chirurgico viene eseguito per via anteriore con tecnica microchirurgica. Con l’ausilio del microscopio operatorio si asportano il disco intervertebrale (microdiscectomia) e la sua parte erniata, liberando il sacco e la radice spinale dalla compressione; una volta svuotato il disco si inserisce un dispositivo (cage) nello spazio intersomatico (artrodesi intersomatica).

L’operazione per l’ernia del disco lombare è chiamata microdiscectomia e consiste nell’asportazione dell’ernia del disco. La tecnica prevede, attraverso un approccio chirurgico miniinvasivo (piccola incisione cutanea mediana lombare centrata sul livello interessato) e mediante l’ausilio del microscopio intraoperatorio, l’asportazione dell’ernia e la decompressione della radice spinale all’intervento del canale vertebrale.

Il paziente si alza dal letto la mattina dopo l’intervento ed è generalmente dimesso il giorno successivo.

Laminectomia lombare Palermo

Laminectomia lombare Palermo. La stenosi degenerativa del canale lombare è una condizione in cui si verifica una diminuzione del diametro del canale vertebrale. Può essere congenita o acquisita. Tale restringimento è dovuto ad una ipertrofia delle faccette articolari e dei ligamenti vertebrali, associato o meno a protrusioni discali. Tutte queste condizioni causano una compressione delle strutture nervose presenti all’interno del canale vertebrale. Il paziente solitamente  lamenta  dolore in regione lombare che può irradiarsi ad entrambi gli arti inferiori con associata anche ipostenia a carico degli stessi. Il dolore peggiora con la deambulazione e l’estensione della schiena mentre migliora con la flessione. Il sintomo più caratteristico è la claudicatio neurogena: il paziente ha una limitata autonomia nella deambulazione, deve fermarsi dopo un certo numero di passi per poi riprendere il cammino dopo qualche minuto di riposo. Nelle stenosi severe sintomatiche vi è l’indicazione alla chirurgia.

In presenza di una stenosi degenerativa sintomatica del canale lombare, la decompressione delle strutture nervose può essere ottenuta tramite differenti tecniche chirurgiche che comportano un’esposizione più o meno ampia del sacco durale e delle radici spinali e una compromissione più o meno estesa delle strutture anatomiche deputate a stabilizzare il segmento vertebrale. Nei pazienti con stenosi del canale e/o foraminale, la decompressione viene effettuata tramite un’emilaminectomia e foraminotomia. La Laminectomia lombare Palermo è un intervento eseguito per la stenosi degenerativa del canale lombare. Si tratta di una procedura chirurgica con tecnica miniinvasiva che prevede la decompressione (laminectomia decompressiva) delle strutture nervose (sacco durale e radice spinale) all’interno del canale vertebrale. In caso di stenosi foraminale può essere eseguita una foraminotomia con decompressione della radice spinale all’interno del forame di coniugazione. Nelle stenosi degenerative che interessano il canale cervicale è possibile eseguire una decompressione posteriore del sacco durale eseguendo una laminoplastica mediante l’uso di metalliche modellate o attraverso una Laminectomia lombare Palermo associata a una stabilizzazione posteriore con viti transpeduncolari e barre.

La patologia degenerativa della colonna vertebrale può determinare la comparsa di instabilità. Si parla di microinstabilità vertebrale, quando la colonna mantiene un corretto allineamento ma il disco degenerato è causa di micromovimenti di scivolamento delle vertebre tra di loro con conseguente infiammazione dei corpi vertebrali e delle articolazioni vertebrali. Si parla invece di macroinstabilità quando la colonna vertebrale perde il suo normale allineamento e le vertebre scivolano l’una sull’altra (spondilolistesi). La spondilolistesi degenerativa è conseguenza di alterazioni degenerative che comportano erosioni a carico delle faccette articolari e perdita dell’integrità del disco intervertebrale.

L’instabilità del rachide si manifesta con una lombo-sciatalgia cronica e invalidante. Il primo trattamento in caso di instabilità del rachide è quello conservativo, farmacolocigo e fisioterapico. Nella fase iniziale ed in assenza di deficit neurologici il trattamento è conservativo e consiste sia in una terapia farmacologica con farmaci antiinfiammatori non steroidei e miorilassanti che in trattamenti di tipo fisioterapico. Nei casi non rispondenti alla terapia conservativa o in presenza di deficit neurologici è indicato l’intervento chirurgico di stabilizzazione vertebrale miniinvasiva mediante l’uso di un dispositivo interspinoso o una stabilizzazione classica con viti transpeduncolari e barre. Nelle instabilità segmentarie la strategia chirurgica va indirizzata allo studio della corretta strategia di strumentazione ed al raggiungimento della stabilità tramite artrodesi. L’instabilità del segmento di moto va risolta chirurgicamente con un intervento mirato a conseguire la stabilità definitiva (artrodesi).

La stenosi degenerativa cervicale è un restringimento del canale vertebrale cervicale causato dall’ipertrofia delle articolazioni e dei ligamenti, dalle alterazioni spondilotiche del corpo vertebrale associato o meno a protrusioni discali.

La sintomatologia dolorosa consiste in una cervico-brachialgia  associata a segni di sofferenza midollare e/o radicolare.

Nei casi di stenosi lieve, con scarsi sintomi, è indicato il trattamento conservativo di tipo fisiatrico e farmacologico.

Nelle stenosi severe con disturbi neurologici è indicato l’intervento chirurgico. L’intervento di decompressione del canale vertebrale può essere eseguito con approccio anteriore, posteriore o combinato. L’approccio anteriore è analogo a quello utilizzato per la rimozione dell’ernia cervicale; nella stenosi multisegmentaria vengono eseguite asportazioni multiple dei dischi vertebrali e nei casi più gravi può rendersi necessaria la rimozione anche di un corpo vertebrale. Al posto dei dischi e del corpo vertebrale vengono posizionati dispositivi e placche che fissano anteriormente le vertebre. Nell’approccio posteriore si può decidere di procedere con una laminectomia  oppure con una lamino plastica.

Laminectomia decompressiva Palermo

Laminectomia decompressiva Palermo. La stenosi degenerativa del canale lombare è una condizione in cui si verifica una diminuzione del diametro del canale vertebrale. Può essere congenita o acquisita. Tale restringimento è dovuto ad una ipertrofia delle faccette articolari e dei ligamenti vertebrali, associato o meno a protrusioni discali. Tutte queste condizioni causano una compressione delle strutture nervose presenti all’interno del canale vertebrale. Il paziente solitamente  lamenta  dolore in regione lombare che può irradiarsi ad entrambi gli arti inferiori con associata anche ipostenia a carico degli stessi. Il dolore peggiora con la deambulazione e l’estensione della schiena mentre migliora con la flessione. Il sintomo più caratteristico è la claudicatio neurogena: il paziente ha una limitata autonomia nella deambulazione, deve fermarsi dopo un certo numero di passi per poi riprendere il cammino dopo qualche minuto di riposo. Nelle stenosi severe sintomatiche vi è l’indicazione alla chirurgia.

In presenza di una stenosi degenerativa sintomatica del canale lombare, la decompressione delle strutture nervose può essere ottenuta tramite differenti tecniche chirurgiche che comportano un’esposizione più o meno ampia del sacco durale e delle radici spinali e una compromissione più o meno estesa delle strutture anatomiche deputate a stabilizzare il segmento vertebrale. Nei pazienti con stenosi del canale e/o foraminale, la decompressione viene effettuata tramite un’emilaminectomia e foraminotomia. La Laminectomia decompressiva Palermo è un intervento eseguito per la stenosi degenerativa del canale lombare. Si tratta di una procedura chirurgica con tecnica miniinvasiva che prevede la decompressione (laminectomia decompressiva) delle strutture nervose (sacco durale e radice spinale) all’interno del canale vertebrale. In caso di stenosi foraminale può essere eseguita una foraminotomia con decompressione della radice spinale all’interno del forame di coniugazione. Nelle stenosi degenerative che interessano il canale cervicale è possibile eseguire una decompressione posteriore del sacco durale eseguendo una laminoplastica mediante l’uso di metalliche modellate o attraverso una Laminectomia decompressiva Palermo associata a una stabilizzazione posteriore con viti transpeduncolari e barre.

La patologia degenerativa della colonna vertebrale può determinare la comparsa di instabilità. Si parla di microinstabilità vertebrale, quando la colonna mantiene un corretto allineamento ma il disco degenerato è causa di micromovimenti di scivolamento delle vertebre tra di loro con conseguente infiammazione dei corpi vertebrali e delle articolazioni vertebrali. Si parla invece di macroinstabilità quando la colonna vertebrale perde il suo normale allineamento e le vertebre scivolano l’una sull’altra (spondilolistesi). La spondilolistesi degenerativa è conseguenza di alterazioni degenerative che comportano erosioni a carico delle faccette articolari e perdita dell’integrità del disco intervertebrale.

L’instabilità del rachide si manifesta con una lombo-sciatalgia cronica e invalidante. Il primo trattamento in caso di instabilità del rachide è quello conservativo, farmacolocigo e fisioterapico. Nella fase iniziale ed in assenza di deficit neurologici il trattamento è conservativo e consiste sia in una terapia farmacologica con farmaci antiinfiammatori non steroidei e miorilassanti che in trattamenti di tipo fisioterapico. Nei casi non rispondenti alla terapia conservativa o in presenza di deficit neurologici è indicato l’intervento chirurgico di stabilizzazione vertebrale miniinvasiva mediante l’uso di un dispositivo interspinoso o una stabilizzazione classica con viti transpeduncolari e barre. Nelle instabilità segmentarie la strategia chirurgica va indirizzata allo studio della corretta strategia di strumentazione ed al raggiungimento della stabilità tramite artrodesi. L’instabilità del segmento di moto va risolta chirurgicamente con un intervento mirato a conseguire la stabilità definitiva (artrodesi).

La stenosi degenerativa cervicale è un restringimento del canale vertebrale cervicale causato dall’ipertrofia delle articolazioni e dei ligamenti, dalle alterazioni spondilotiche del corpo vertebrale associato o meno a protrusioni discali.

La sintomatologia dolorosa consiste in una cervico-brachialgia  associata a segni di sofferenza midollare e/o radicolare.

Nei casi di stenosi lieve, con scarsi sintomi, è indicato il trattamento conservativo di tipo fisiatrico e farmacologico.

Nelle stenosi severe con disturbi neurologici è indicato l’intervento chirurgico. L’intervento di decompressione del canale vertebrale può essere eseguito con approccio anteriore, posteriore o combinato. L’approccio anteriore è analogo a quello utilizzato per la rimozione dell’ernia cervicale; nella stenosi multisegmentaria vengono eseguite asportazioni multiple dei dischi vertebrali e nei casi più gravi può rendersi necessaria la rimozione anche di un corpo vertebrale. Al posto dei dischi e del corpo vertebrale vengono posizionati dispositivi e placche che fissano anteriormente le vertebre. Nell’approccio posteriore si può decidere di procedere con una laminectomia  oppure con una lamino plastica.

Ernia del disco Palermo

Le vertebre sono collegate fra di loro mediante l’interposizione del disco intervertebrale composto dall’anulus fibroso e dal nucleo polposo. Il disco vertebrale consente la mobilità dei corpi vertebrali e costituisce un sistema ammortizzante il carico della colonna. Per Ernia del disco Palermo si intende la migrazione del nucleo polposo attraverso le fibre dell’anulus fibroso. Si parla di protrusione discale quando il nucleo polposo non supera l’anulus.

L’ernia del disco può interessare tutta la colonna vertebrale e causare una compressione delle strutture nervose all’interno del canale vertebrale.

L’Ernia del disco Palermo è una patologia a prognosi generalmente favorevole. La terapia iniziale è conservativa e consiste nel riposo e nella somministrazione di farmaci antidolorifici, corticosteroidi, neurotrofici e miorilassanti. L’indicazione all’intervento chirurgico elettivo può essere posta nei casi in cui vi sia congruità tra sintomi, segni clinici e diagnosi strumentale. La chirurgia dell’ernia del disco consiste nell’asportazione dell’ernia discale con la decompressione del sacco durale e della radice spinale all’interno del canale vertebrale.

Le ernie discali cervicali mediane causano una compressione sul midollo spinale che si manifesta con segni clinici di una mielopatia. Le ernie discali laterali causano invece una compressione sulla radice nervosa che si manifesta con dolore e/o deficit radicolare. Il trattamento chirurgico viene eseguito per via anteriore con tecnica microchirurgica. Con l’ausilio del microscopio operatorio si asportano il disco intervertebrale (microdiscectomia) e la sua parte erniata, liberando il sacco e la radice spinale dalla compressione; una volta svuotato il disco si inserisce un dispositivo (cage) nello spazio intersomatico (artrodesi intersomatica).

L’operazione per l’ernia del disco lombare è chiamata microdiscectomia e consiste nell’asportazione dell’Ernia del disco Palermo. La tecnica prevede, attraverso un approccio chirurgico miniinvasivo (piccola incisione cutanea mediana lombare centrata sul livello interessato) e mediante l’ausilio del microscopio intraoperatorio, l’asportazione dell’ernia e la decompressione della radice spinale all’intervento del canale vertebrale.

Il paziente si alza dal letto la mattina dopo l’intervento ed è generalmente dimesso il giorno successivo.

Operazione ernia del disco Palermo

Operazione ernia del disco Palermo. Le vertebre sono collegate fra di loro mediante l’interposizione del disco intervertebrale composto dall’anulus fibroso e dal nucleo polposo. Il disco vertebrale consente la mobilità dei corpi vertebrali e costituisce un sistema ammortizzante il carico della colonna. Per ernia del disco si intende la migrazione del nucleo polposo attraverso le fibre dell’anulus fibroso. Si parla di protrusione discale quando il nucleo polposo non supera l’anulus.

L’ernia del disco può interessare tutta la colonna vertebrale e causare una compressione delle strutture nervose all’interno del canale vertebrale.

L’ernia del disco è una patologia a prognosi generalmente favorevole. La terapia iniziale è conservativa e consiste nel riposo e nella somministrazione di farmaci antidolorifici, corticosteroidi, neurotrofici e miorilassanti. L’indicazione all’intervento chirurgico elettivo può essere posta nei casi in cui vi sia congruità tra sintomi, segni clinici e diagnosi strumentale. L’Operazione ernia del disco Palermo consiste nell’asportazione dell’ernia discale con la decompressione del sacco durale e della radice spinale all’interno del canale vertebrale.

Le ernie discali cervicali mediane causano una compressione sul midollo spinale che si manifesta con segni clinici di una mielopatia. Le ernie discali laterali causano invece una compressione sulla radice nervosa che si manifesta con dolore e/o deficit radicolare. Il trattamento chirurgico viene eseguito per via anteriore con tecnica microchirurgica. Con l’ausilio del microscopio operatorio si asportano il disco intervertebrale (microdiscectomia) e la sua parte erniata, liberando il sacco e la radice spinale dalla compressione; una volta svuotato il disco si inserisce un dispositivo (cage) nello spazio intersomatico (artrodesi intersomatica).

L’Operazione ernia del disco Palermo è chiamata microdiscectomia e consiste nell’asportazione dell’ernia del disco. La tecnica prevede, attraverso un approccio chirurgico miniinvasivo (piccola incisione cutanea mediana lombare centrata sul livello interessato) e mediante l’ausilio del microscopio intraoperatorio, l’asportazione dell’ernia e la decompressione della radice spinale all’intervento del canale vertebrale.

Il paziente si alza dal letto la mattina dopo l’intervento ed è generalmente dimesso il giorno successivo.

Interventi chirurgici colonna vertebrale Palermo

Interventi chirurgici colonna vertebrale Palermo. La chirurgia vertebrale ha avuto negli ultimi anni uno straordinario sviluppo e si è evoluta come specialità della neurochirurgia per la cura e il trattamento della patologia degenerativa della colonna vertebrale. Tra le tecniche  chirurgiche impiegate gli approcci miniinvasivi prevedono piccole incisioni cutanee e l’uso del microscopio intraoperatorio. Queste tecniche hanno determinato la riduzione dei tempi chirurgici e di ospedalizzazione con rapido decorso postoperatorio e recupero funzionale e quindi ritorno più rapido alle normali attività. La patologia degenerativa della colonna vertebrale viene affrontata con nuove tecniche chirurgiche “ricostruttive” che prevedono l’impianto di dispositivi e sistemi di stabilizzazione, un approccio che si integra nella biomeccanica della colonna cercando di preservare la motilità segmentaria. Gli interventi chirurgici per la patologia degenerativa della colonna vertebrale prevedono l’utilizzo di moderne tecniche intraoperatorie, i nuovi sistemi di stabilizzazione e le recenti tecniche miniinvasive. La chirurgia vertebrale negli ultimi anni ha avuto uno straordinario sviluppo. I progressi nelle tecnologie dei materiali, dei dispositivi e degli strumentari chirurgici unite allo sviluppo di tecniche chirurgiche, innovative e mini-invasive, hanno permesso di curare la lombalgia (“mal di schiena cronico”)  e la cervicalgia da patologia degenerativa della colonna vertebrale.

La chirurgia vertebrale è quella branca della chirurgia che si occupa di intervenire chirurgicamente per risolvere o migliorare la prognosi delle patologie che interessano la colonna vertebrale. Il chirurgo vertebrale è specializzato nell’esecuzione di Interventi chirurgici colonna vertebrale Palermo. L’obiettivo è curare o migliorare la prognosi delle patologie degenerative del rachide che coinvolgono le strutture ossee e/o cartilaginee.

La chirurgia vertebrale è impiegata in particolare nelle mielo-radicolopatie da discopatia degenerativa cervicale associata a spondilosi, nelle discopatie degenerative lombari associate a stenosi del canale  e nelle instabilità segmentarie del rachide (spondilolistesi).

Gli Interventi chirurgici colonna vertebrale Palermo per la patologia degenerativa del rachide sono: la microdiscectomia lombare e la microdecompressione selettiva per stenosi foraminale e del canale lombare, la stabilizzazione vertebrale classica e dinamiche, la stabilizzazione miniinvasiva mediante il posizionamento di dispositivi interspinosi, la microdiscectomia cervicale e la stabilizzazione cervicale con cages, placche e viti, la laminoplastica decompressiva per mielopatia da spondilosi cervicale. Le procedure chirurgiche più utilizzate dal chirurgo vertebrale sono: microdiscectomia mini-invasiva (per il trattamento delle ernie discali), laminectomia (per il trattamento delle stenosi lombari) laminoplastia (per il trattamento delle stenosi da spondilosi cervicale), artrodesi o stabilizzazione vertebrale (per il trattamento delle instabilità vertebrali).

Chirurgia colonna vertebrale Palermo

La Chirurgia colonna vertebrale Palermo ha avuto negli ultimi anni uno straordinario sviluppo e si è evoluta come specialità della neurochirurgia per la cura e il trattamento della patologia degenerativa della colonna vertebrale. Tra le tecniche  chirurgiche impiegate gli approcci miniinvasivi prevedono piccole incisioni cutanee e l’uso del microscopio intraoperatorio. Queste tecniche hanno determinato la riduzione dei tempi chirurgici e di ospedalizzazione con rapido decorso postoperatorio e recupero funzionale e quindi ritorno più rapido alle normali attività. La patologia degenerativa della colonna vertebrale viene affrontata con nuove tecniche chirurgiche “ricostruttive” che prevedono l’impianto di dispositivi e sistemi di stabilizzazione, un approccio che si integra nella biomeccanica della colonna cercando di preservare la motilità segmentaria. Gli interventi chirurgici per la patologia degenerativa della colonna vertebrale prevedono l’utilizzo di moderne tecniche intraoperatorie, i nuovi sistemi di stabilizzazione e le recenti tecniche miniinvasive. La chirurgia vertebrale negli ultimi anni ha avuto uno straordinario sviluppo. I progressi nelle tecnologie dei materiali, dei dispositivi e degli strumentari chirurgici unite allo sviluppo di tecniche chirurgiche, innovative e mini-invasive, hanno permesso di curare la lombalgia (“mal di schiena cronico”)  e la cervicalgia da patologia degenerativa della colonna vertebrale.

La Chirurgia colonna vertebrale Palermo è quella branca della chirurgia che si occupa di intervenire chirurgicamente per risolvere o migliorare la prognosi delle patologie che interessano la colonna vertebrale. Il chirurgo vertebrale è specializzato nell’esecuzione di interventi chirurgici sulla colonna vertebrale. L’obiettivo è curare o migliorare la prognosi delle patologie degenerative del rachide che coinvolgono le strutture ossee e/o cartilaginee.

La Chirurgia colonna vertebrale Palermo è impiegata in particolare nelle mielo-radicolopatie da discopatia degenerativa cervicale associata a spondilosi, nelle discopatie degenerative lombari associate a stenosi del canale  e nelle instabilità segmentarie del rachide (spondilolistesi).

Gli interventi chirurgi sulla colonna vertebrale per la patologia degenerativa del rachide sono: la microdiscectomia lombare e la microdecompressione selettiva per stenosi foraminale e del canale lombare, la stabilizzazione vertebrale classica e dinamiche, la stabilizzazione miniinvasiva mediante il posizionamento di dispositivi interspinosi, la microdiscectomia cervicale e la stabilizzazione cervicale con cages, placche e viti, la laminoplastica decompressiva per mielopatia da spondilosi cervicale. Le procedure chirurgiche più utilizzate dal chirurgo vertebrale sono: microdiscectomia mini-invasiva (per il trattamento delle ernie discali), laminectomia (per il trattamento delle stenosi lombari) laminoplastia (per il trattamento delle stenosi da spondilosi cervicale), artrodesi o stabilizzazione vertebrale (per il trattamento delle instabilità vertebrali).

Chirurgo vertebrale Palermo

Chirurgo vertebrale Palermo. La chirurgia vertebrale ha avuto negli ultimi anni uno straordinario sviluppo e si è evoluta come specialità della neurochirurgia per la cura e il trattamento della patologia degenerativa della colonna vertebrale. Tra le tecniche  chirurgiche impiegate gli approcci miniinvasivi prevedono piccole incisioni cutanee e l’uso del microscopio intraoperatorio. Queste tecniche hanno determinato la riduzione dei tempi chirurgici e di ospedalizzazione con rapido decorso postoperatorio e recupero funzionale e quindi ritorno più rapido alle normali attività. La patologia degenerativa della colonna vertebrale viene affrontata con nuove tecniche chirurgiche “ricostruttive” che prevedono l’impianto di dispositivi e sistemi di stabilizzazione, un approccio che si integra nella biomeccanica della colonna cercando di preservare la motilità segmentaria. Gli interventi chirurgici per la patologia degenerativa della colonna vertebrale prevedono l’utilizzo di moderne tecniche intraoperatorie, i nuovi sistemi di stabilizzazione e le recenti tecniche miniinvasive. La chirurgia vertebrale negli ultimi anni ha avuto uno straordinario sviluppo. I progressi nelle tecnologie dei materiali, dei dispositivi e degli strumentari chirurgici unite allo sviluppo di tecniche chirurgiche, innovative e mini-invasive, hanno permesso di curare la lombalgia (“mal di schiena cronico”)  e la cervicalgia da patologia degenerativa della colonna vertebrale.

La chirurgia vertebrale è quella branca della chirurgia che si occupa di intervenire chirurgicamente per risolvere o migliorare la prognosi delle patologie che interessano la colonna vertebrale. Il Chirurgo vertebrale Palermo è specializzato nell’esecuzione di interventi chirurgici sulla colonna vertebrale. L’obiettivo è curare o migliorare la prognosi delle patologie degenerative del rachide che coinvolgono le strutture ossee e/o cartilaginee.

La chirurgia vertebrale è impiegata in particolare nelle mielo-radicolopatie da discopatia degenerativa cervicale associata a spondilosi, nelle discopatie degenerative lombari associate a stenosi del canale  e nelle instabilità segmentarie del rachide (spondilolistesi).

Gli interventi chirurgi sulla colonna vertebrale per la patologia degenerativa del rachide sono: la microdiscectomia lombare e la microdecompressione selettiva per stenosi foraminale e del canale lombare, la stabilizzazione vertebrale classica e dinamiche, la stabilizzazione miniinvasiva mediante il posizionamento di dispositivi interspinosi, la microdiscectomia cervicale e la stabilizzazione cervicale con cages, placche e viti, la laminoplastica decompressiva per mielopatia da spondilosi cervicale. Le procedure chirurgiche più utilizzate dal Chirurgo vertebrale Palermo sono: microdiscectomia mini-invasiva (per il trattamento delle ernie discali), laminectomia (per il trattamento delle stenosi lombari) laminoplastia (per il trattamento delle stenosi da spondilosi cervicale), artrodesi o stabilizzazione vertebrale (per il trattamento delle instabilità vertebrali).

Chirurgia vertebrale Palermo

La Chirurgia vertebrale Palermo ha avuto negli ultimi anni uno straordinario sviluppo e si è evoluta come specialità della neurochirurgia per la cura e il trattamento della patologia degenerativa della colonna vertebrale. Tra le tecniche  chirurgiche impiegate gli approcci miniinvasivi prevedono piccole incisioni cutanee e l’uso del microscopio intraoperatorio. Queste tecniche hanno determinato la riduzione dei tempi chirurgici e di ospedalizzazione con rapido decorso postoperatorio e recupero funzionale e quindi ritorno più rapido alle normali attività. La patologia degenerativa della colonna vertebrale viene affrontata con nuove tecniche chirurgiche “ricostruttive” che prevedono l’impianto di dispositivi e sistemi di stabilizzazione, un approccio che si integra nella biomeccanica della colonna cercando di preservare la motilità segmentaria. Gli interventi chirurgici per la patologia degenerativa della colonna vertebrale prevedono l’utilizzo di moderne tecniche intraoperatorie, i nuovi sistemi di stabilizzazione e le recenti tecniche miniinvasive. La chirurgia vertebrale negli ultimi anni ha avuto uno straordinario sviluppo. I progressi nelle tecnologie dei materiali, dei dispositivi e degli strumentari chirurgici unite allo sviluppo di tecniche chirurgiche, innovative e mini-invasive, hanno permesso di curare la lombalgia (“mal di schiena cronico”)  e la cervicalgia da patologia degenerativa della colonna vertebrale.

La Chirurgia vertebrale Palermo è quella branca della chirurgia che si occupa di intervenire chirurgicamente per risolvere o migliorare la prognosi delle patologie che interessano la colonna vertebrale. Il chirurgo vertebrale è specializzato nell’esecuzione di interventi chirurgici sulla colonna vertebrale. L’obiettivo è curare o migliorare la prognosi delle patologie degenerative del rachide che coinvolgono le strutture ossee e/o cartilaginee.

La Chirurgia vertebrale Palermo è impiegata in particolare nelle mielo-radicolopatie da discopatia degenerativa cervicale associata a spondilosi, nelle discopatie degenerative lombari associate a stenosi del canale  e nelle instabilità segmentarie del rachide (spondilolistesi).

Gli interventi chirurgi sulla colonna vertebrale per la patologia degenerativa del rachide sono: la microdiscectomia lombare e la microdecompressione selettiva per stenosi foraminale e del canale lombare, la stabilizzazione vertebrale classica e dinamiche, la stabilizzazione miniinvasiva mediante il posizionamento di dispositivi interspinosi, la microdiscectomia cervicale e la stabilizzazione cervicale con cages, placche e viti, la laminoplastica decompressiva per mielopatia da spondilosi cervicale. Le procedure chirurgiche più utilizzate dal chirurgo vertebrale sono: microdiscectomia mini-invasiva (per il trattamento delle ernie discali), laminectomia (per il trattamento delle stenosi lombari) laminoplastia (per il trattamento delle stenosi da spondilosi cervicale), artrodesi o stabilizzazione vertebrale (per il trattamento delle instabilità vertebrali).

Chirurgia ernia del disco Brindisi

Chirurgia ernia del disco Brindisi. Le vertebre sono collegate fra di loro mediante l’interposizione del disco intervertebrale composto dall’anulus fibroso e dal nucleo polposo. Il disco vertebrale consente la mobilità dei corpi vertebrali e costituisce un sistema ammortizzante il carico della colonna. Per ernia del disco si intende la migrazione del nucleo polposo attraverso le fibre dell’anulus fibroso. Si parla di protrusione discale quando il nucleo polposo non supera l’anulus.

L’ernia del disco può interessare tutta la colonna vertebrale e causare una compressione delle strutture nervose all’interno del canale vertebrale.

L’ernia del disco è una patologia a prognosi generalmente favorevole. La terapia iniziale è conservativa e consiste nel riposo e nella somministrazione di farmaci antidolorifici, corticosteroidi, neurotrofici e miorilassanti. L’indicazione all’intervento chirurgico elettivo può essere posta nei casi in cui vi sia congruità tra sintomi, segni clinici e diagnosi strumentale. La Chirurgia ernia del disco Brindisi consiste nell’asportazione dell’ernia discale con la decompressione del sacco durale e della radice spinale all’interno del canale vertebrale.

Le ernie discali cervicali mediane causano una compressione sul midollo spinale che si manifesta con segni clinici di una mielopatia. Le ernie discali laterali causano invece una compressione sulla radice nervosa che si manifesta con dolore e/o deficit radicolare. Il trattamento chirurgico viene eseguito per via anteriore con tecnica microchirurgica. Con l’ausilio del microscopio operatorio si asportano il disco intervertebrale (microdiscectomia) e la sua parte erniata, liberando il sacco e la radice spinale dalla compressione; una volta svuotato il disco si inserisce un dispositivo (cage) nello spazio intersomatico (artrodesi intersomatica).

L’operazione per l’ernia del disco lombare è chiamata microdiscectomia e consiste nell’asportazione dell’ernia del disco. La tecnica prevede, attraverso un approccio chirurgico miniinvasivo (piccola incisione cutanea mediana lombare centrata sul livello interessato) e mediante l’ausilio del microscopio intraoperatorio, l’asportazione dell’ernia e la decompressione della radice spinale all’intervento del canale vertebrale.

Il paziente si alza dal letto la mattina dopo l’intervento ed è generalmente dimesso il giorno successivo.

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